La stimolazione elettrica cronica stimola la densità mitocondriale. Con l'attività fisica sono richieste circa 6 settimane di allenamento per raggiungere un aumento del 50%-100% del contenuto mitocondriale. Anche il trattamento con l'ormone tiroideo produce i medesimi effetti, agendo attraverso i recettori nucleari e mitocondriali. Le variazioni nella densità mitocondriale sono rilevabili stimando le variazioni delle concentrazioni, o delle attività, di alcune proteine mitocondriali.
La contrazione muscolare, pertanto l'attività fisica, origina stimoli che comportano:
- attivazione o inibizione dei fattori di trascrizione
- attivazione o inibizione dei fattori di stabilità dell'mRNA
- alterazioni nell'efficienza di traduzione
- modificazione postraduzionale delle proteine
- alterazione del tasso di avvolgimento o assemblaggio delle proteine in multisubunità complesse
- stimolazione dei mitocondri per la replicazione e trascrizione dell'mtDNA
I livelli di mRNA celulare sono la risultante della produzione di mRNA bilanciata dalla degradazione. La stabilità nel quantitativo di mRNA è di norma mediata da fattori proteici che interagiscono all'estremità 3' del trascritto al fine di stabilizzare, o destabilizzare l'mrna.
Non è ancora certo se, variazioni sulla stabilità dell'mRNA, siano un beneficio per la biogenesi mitocondriale durante lo sviluppo della cellula muscolare. Ridotti rifornimenti di ATP tendono a sovraregolare i prodotti mitocondriali codificati dal nucleo.
L'esercizio fisico produce cambiamenti biochimici e fisiologici all'interno delle cellule contrattili del muscolo. In virtù dell'intensità e della durata dello stimolo, insorgono i cambiamenti nella cellula che stimolano la biogenesi mitocondriale.
2012-07-21T08:03:07Z