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L'infanzia

Contrariamente alle passate teorie che volevano il neonato relegato a ruolo di semplice fruitore di "servizi" per il soddisfacimento dei suoi bisogni, le nuove tecniche d'indagine ci consentono di far luce su un universo per certi aspetti ancora poco noto. Sino agli anni settanta era ancora in auge la visione piagetiana del bambino, secondo la quale il neonato possiede solta
Modelli di attaccamento

Uno dei punti di riferimento del bambino è senza ombra di dubbio la madre. Spesso, dal tipo di contatto che il bambino ha con questa figura, possono dipendere le caratteristiche evolutive o, peggio, la differenza fra un bambino "sano" ed uno "disturbato". Proprio per studiare che tipo di influenza possa avere la madre sono state compiute delle ricerche volte a comprendere il ti
Teorie sullo sviluppo infantile

Le teorie sui processi di sviluppo infantile sono ovviamente molteplici e differenti fra loro. La principale differenza fra teorie maggiormente datate e quelle più recenti è nel considerare lo sviluppo come rigidamente diviso in stadi, concezione ormai abbandonata in favore di una visione di sostanziale continuità nello sviluppo e negli apprendimenti. Nella fase di crescita sono
Altre teorie sull’acquisizione del ruolo sessuale

Per quanto attenga prettamente all'acquisizione del ruolo sessuale dei bambini esistono altre due teorie , fra le più accreditate, oltre a quella di Freud : Teoria Mischel (1970) Secondo questa teoria lo sviluppo di detti caratteri sorge da un processo di rinforzo ed osservazione. Pertanto qualunque azione abbia conseguenze piacevoli, tenderà ad essere ripetuta dal bambin
La teoria Piagetiana

Come gli altri studiosi anche secondo Piaget possiamo rilevare diverse fasi di sviluppo cognitivo del bambino. Per l'esattezza esse sono: Fase senso motoria Questa fase precede il periodo verbale e si inserisce nella fascia di età fra i 0 e i 2 anni ed è caratterizzata da un'iniziale attività del bambino che fa ricorso a gesti innati e riflessi. Tuttavia questo non ha evi
Le manifestazioni proiettive

Partendo dal presupposto che lo scarabocchio è una manifestazione proiettiva spontanea di stati libidinosi infantili, emergenti da un tratto che non richiede processi rielaborativi e ancor meno ha l'esigenza di soddisfare un risultato estetico finale, è evidente di quanto "semplice" possa risultare impregnarlo di significato senza una reale coscienza di ciò che si sta facendo. Qu
La tecnica di Rorschach

Ad ogni modo, fra le tecniche proiettive , una delle più note e allo stesso tempo discusse è indubbiamente quella delle macche d'inchiostro di Rorschach, tendente all'esame dell'interpretazione che il soggetto fornisce alle macchie di inchiostro che gli vengono proposte. Nell'interpretarle si porrà attenzione non solo su quello che il soggetto "vede" ma anche sulla descrizione glo
Altre tecniche proiettive

Brevemente citeremo anche altre tecniche proiettive, ricordando sempre però, che la tecnica di sviluppo poggia sulle stesse basi. Le altre tecniche sono: Tecniche verbali (Rientrano in quest'ordine i test di libere associazioni di parole, presenti in un elenco predisposto per questo scopo, e i test del completamento di frasi) Tecniche basate sulle immagini (P-F Study, basa
La tecnica e la tattica

La tecnica sportiva puó essere definita come l'esecuzione efficace e razionale di un esercizio che permette di ottenere buoni risultati nella competizione sportiva. Le più importanti doti tecniche sono: la disinvoltura, la leggerezza e l'economia del movimento senza superflue tensioni muscolari. La perfezione tecnica influenza direttamente la buona riuscita di una prestazi
La FORZA del gioco

Premessa fondamentale: parlare di sollecitazione della forza nei bambini non significa pensare all'allenamento classico in palestra che viene effettuato dagli adulti. La letteratura scientifica è ricca di riferimenti utili circa la metodologia da adottare per stimolare opportunamente questa capacità condizionale anche nei più piccoli. L'aspetto della forza che andrebbe sollecitat
La comunicazione nel primo anno di vita del bambino

Durante il primo anno di vita prendono forma nel bambino i primi mezzi di comunicazione, caratterizzati, in questa fase, da tentativi di imitazione di suoni e sorrisi proposti dall'adulto. Proprio nell' ecolalia (ripetizione di suoni), secondo Piaget, sarebbe da ricercare la principale forma di acquisizione del linguaggio. Col passare del tempo, intorno ai 18-24 mesi il bambi