È altresì importante sottolineare che, sino agli 8 anni di età, tutte le attività di tipo motorio dovranno essere sempre svolte in modo ludico, ogni stimolazione e proposta sarà fatta in forma di gioco.
Solo successivamente, e verosimilmente sino agli 11 anni di età, una piccola parte sarà dedicata all'ambito formativo di base, che stimoli sempre in maniera multilaterale ed eviti qualsivoglia forma di specializzazione precoce.
Dai 12 ai 14 anni il tempo sarà diviso in maniera pressoché paritaria fra la formazione fisica generale e le eventuali tecniche sportive. Solo dopo i 14 anni, accanto alla formazione fisica generale e specifica, comparirà la presenza di un eventuale allenamento sportivo specialistico.
LA PRIMA ETÀ SCOLARE | Le differenze fra i due sessi sono scarse e se esistono sono generalmente dovute a maggiori stimoli. | |||||
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Settore delle capacità | ||||||
Forza | Rapidità | Resistenza | ||||
Continuano a non essere allenabili, forza massima e la resistenza alla forza. Miglioramento della forza rapida, soprattutto degli arti inferiori senza che ne sia documentabile l'allenabilità | Tra il 7° e il 9° anno si può registrare un incremento nel miglioramento delle capacità di rapidità. Miglioramento soprattutto del tempo di reazione che però raggiunge un livello relativamente buono solo a 10 anni. Più in là inizia a migliorare la frequenza dei movimenti per cui si iniziano a formare le capacità di sprint e di scatto | Miglioramento dei fattori cardiopolmonari della prestazione di resistenza che sono allenabili. La capacità di resistenza aerobica e ciò và attribuito ad un migliore consumo d'ossigeno e ad un aumento del volume cardiaco |
Caratteristiche dell'allenabilità nella prima e seconda età scolare (Martin 1980)
2012-08-29T11:08:22Z