Il controllo posturale è fondamentale per l'esecuzione di successo di un movimento. È la base dell'equilibrio statico e dinamico ed esalta la nostra capacità di rimanere stabilmente in piedi tramite una veloce reazione neuromuscolare che si oppone alle perturbazioni dell'equilibrio. Le cause di disequilibrio possono essere esterne, provenienti dall'ambiente (per esempio quando si inciampa durante la marcia) o interne, provenienti da movimenti volontari (per esempio quando si esegue un port de bras). Per mantenere l'equilibrio, il nostro cervello deve costantemente aggiornare lo stato di postura del corpo; nonostante questo non esiste nessun centro specifico adibito a fare ciò. L'equilibrio come detto in precedenza, è frutto dell'interazione di più sistemi del corpo; l'integrazione sensoriale degli stimoli propriocettivi, visivi e vestibolari che equilibrano i riflessi, le proprietà biomeccaniche del tessuto muscoloscheletrico e la focalizzazione dell'attenzione, sono solo alcuni dei processi che interagiscono momento per momento per mantenere l'equilibrio.
Eseguire un battement tendus in centro, per esempio, richiede un alto grado di controllo posturale per supportare sia l'equilibrio che le richieste di locomozione. La coordinazione muscolare del tronco deve essere rapida a sufficienza per gestire sia la gestualità statica che l'attività di trasferimento del peso del corpo.
Il ballerino deve imparare a mantenere prima l'equilibrio alla sbarra e successivamente al centro mentre il passo diventa sempre più complesso: eseguito in diverse direzioni e cambiando gamba con armoniosa fluidità a prescindere dalle variazioni di ritmo e di sforzo.
Nel primo sviluppo fino alla pubertà, la struttura neuromuscolare di referenza per il controllo dell'equilibrio durante la locomozione, corrisponde al basso busto e al bacino; la stabilizzazione della testa e della parte alta del busto, a causa delle loro complesse competenze motorie, richiedono più tempo per maturare. Fino a dieci anni, per esempio, i movimenti delle braccia sono strettamente accoppiati con i movimenti del tronco, spesso incapaci di muoversi con pattern diversi.
L'organizzazione del busto dipende da quattro fattori principali: dai muscoli sinergici, dalla coordinazione tra i muscoli superficiali e profondi del tronco, dalla corretta coordinazione occhi-testa e dall'esperienze acquisite dalla nascita in poi. La risposta dei muscoli sinergici è globale e coinvolge tempi stetti di attivazione per molti gruppi di muscoli. I pattern di attivazione dei muscoli sinergici si mobilitano molto velocemente per anticipare e/o reagire alla perdita di equilibrio. I muscoli profondi e superficiali del tronco hanno diverse funzioni: i muscoli spinali profondi assumono il ruolo principale per il supporto posturale, mentre i muscoli superficiali eseguono un vasto range di movimenti volontari.
Questa organizzazione funzionale permette al tronco di plasmare fluentemente le varie posture e i vari movimenti preservandone la stabilità. Torniamo ora, all'esempio precedente del battement tendu.
Con il termine battement tendus si intende l'avanzamento dell'arto inferiore in avanti, lateralmente o dietro mediante l'estensione la gamba sulla coscia e attraverso la pressione esercitata dalla pianta del piede sul pavimento fino a puntare le dita dei piedi, percependo a livello dell'anca una sorta di distrazione articolare tale da far toccare a mala pena le dita al suolo.
Il tendus è introdotto molto presto nelle lezioni di danza e rimane costantemente parte integrante del vocabolario del ballerino dato che da questo passo ne scaturiscono tutti i restanti.
Anche se appare relativamente semplice da eseguire, occorrono anni affinché la padronanza di questo gesto tecnico venga acquisita. Un motivo, potrebbe essere che, l'esecuzione di un'efficiente performance, richiede una complessa coordinazione dell'equilibrio posturale. Il controllo del busto è la base dell'organizzazione della postura necessaria per supportare le azioni più complesse degli arti. lI metodo tradizionale usato per insegnare il tendus, prima alla sbarra e poi al centro, ha enfatizzato un piazzamento del corpo visivamente accettabile e il fondamentale controllo degli arti. L'effetto della danza o di qualsiasi altro training posturale è congetturale e non è emerso un altro metodo migliore, né per qualsiasi altra età né per qualsiasi altro tipo di popolazione. Costruire un'intera classe attorno al focus somatico, per molti insegnanti di danza, può essere non realistico, al contrario, praticare elementi del tendus attraverso la consapevolezza somatica, può comunque illuminare il ruolo del busto come fondamentale supporto del corpo. Il reclutamento delle sinergie posturali dipende da dove, quando e quali sono le condizioni in cui il movimento è eseguito. Un tendus alla sbarra non attiva esattamente la stessa risposta posturale che viene sollecitata eseguendo lo stesso in centro; tant'è che un'analisi biomeccanica del battement tendus mostra che le cinematiche muscolari e articolari sono dipendenti dal contesto. Quelle che si verificano alla sbarra (ovvero con un supporto esterno) sono diverse da quelle che si riscontrano al centro dove l'equilibrio è compromesso.
Nei compiti più comuni, il reclutamento delle sinergie muscolari del tronco, precede l'azione volontaria degli arti per accomodare e controllare il loro movimento nello spazio. Quando un danzatore si prepara per fare un tendus, i muscoli sinergici del tronco si attivano un millisecondo prima dell'inizio dell'avanzamento dell'arto inferiore al fine di mantenere l'equilibrio. Questo controllo anticipatorio si attiva per aiutare il busto a resistere al conseguente movimento all'indietro, controbilanciando così la reazione dell'avanzamento dell'arto.
Senza questo feedforward che stabilizza la muscolatura del tronco, il ballerino potrebbe cadere prontamente quando trasferisce il peso sulla gamba di terra. Una cattiva coordinazione e uno scarso controllo posturale sono visibili nell'eccessiva fissazione dei muscoli agonisti e antagonisti del tronco, nella mancanza di movimenti differenziati tra il busto e gli arti e attraverso degli scomodi aggiustamenti di transizione tra le posizioni.
La tecnica della danza, i metodi di condizionamento (pilates) e un approccioall'educazione somatica aiutano a migliorare la reattività del controllo posturale. A confronto dei pattern degli arti, quelli del busto sono notoriamente più difficili da rieducare e modificare con l'allenamento.