Come per ciascuna disciplina, la scelta didattica, dovrà mirare al raggiungimento dei migliori risultati nel minor tempo possibile. Tale obiettivo è raggiungibile sfruttando a pieno tutte le tipologie d'insegnamento conosciute. Le metodiche più utilizzate sono:
È ovvio che, entrambi i metodi, sono caratterizzati da lati positivi e negativi. Il primo, pur essendo di più efficace apprendimento, richiede un notevole dispendio di tempo ed energie, anche solo nella ricerca dei tratti costituenti l'esercizio. Il secondo, più rapido e meno dispendioso, può nascondere maggiori difficoltà per un veloce apprendimento.
Ciò detto, sarà compito dell'allenatore valutare, di volta in volta, la metodica più indicata. Nel caso ci si trovi a lavorare con gruppi numerosi di allievi, sarà particolarmente indicata l'adozione di un circuito d'allenamento, che diluirà i tempi d'attesa davanti all'attrezzo e stimolerà la motivazione. Farà assumere un aspetto quasi ludico nei confronti del lavoro, senza indurre noia, e garantendo i giusti tempi di recupero. In questo caso, il ruolo dell'allenatore, sarà di supervisore, facendo sentire gli allievi più autonomi e responsabili.
Nel prevenire traumi ed infortuni sarà consigliabile attuare una buona assistenza agli allievi, soprattutto nei primi approcci con gli esercizi.
Tale assistenza potrà essere di tipo indiretto o diretto. La prima caratterizzata da un intervento dell'allenatore nei confronti delle attrezzature, vale a dire sistemandole in maniera opportuna a prevenire eventuali incidenti; la seconda prevede un ruolo attivo nei confronti degli allievi. Compito dell'allenatore sarà aiutare ad impadronirsi della giusta tecnica d'esecuzione intervenendo manualmente sui movimenti degli atleti.
L'allenatore dovrà rappresentare una figura rassicurante, che libera da ogni preoccupazione l'allievo. L'ottimizzazione dell'allenamento richiede una valida programmazione del lavoro, su tempi mediamente lunghi, prossimi all'anno.