Il volteggio al cavallo

Di Redazione

Descrizione, esame tecnico e didattico del volteggio al cavallo nella ginnastica artistica.

Il volteggio al cavallo é una specialità della ginnastica artistica molto dinamica, che richiede l'esecuzione di gesti complessi in frazioni di tempo molto ridotte. Per volteggio si intende il superamento del cavallo mediante il solo appoggio delle mani. L'esecuzione di questo esercizio può essere scomposta in più parti: rincorsa: precede il valicamento, la sua esecuzione prevede l'appoggio sull'avampiede, con ginocchia ben alte per evitare un eccessivo avanzamento delle spalle che comprometterebbe l'arrivo in pedana.

L'accelerazione sarà graduale, sino al raggiungimento della velocità ottimale. Nella fase preparatoria bisognerà curare particolarmente la spinta dei piedi, intervenendo con appositi esercizi per controllare l'azione delle ginocchia. Con l'ultimo appoggio della fase di rincorsa si dà il via al presalto. Mediante il presalto si giunge sulla pedana a piedi uniti. Questa azione è particolarmente importante al fine del controllo dell'angolo d'uscita dalla pedana. La battuta si effettua a piedi pari con una posizione di arretramento del corpo rispetto ai piedi e un anticipo delle braccia sul distacco dei piedi. Molto utile nella fase di apprendimento della battuta, saranno esercizi in pliometria. Successivamente si ricercherà un'esecuzione fluida della rincorsa e dei successivi movimenti. Dopo la battuta abbiamo la fase di primo volo con una traiettoria d'uscita non modificabile sino al raggiungimento del cavallo con le mani. La fase di volo implica una complessa coordinazione.
A contatto avvenuto abbiamo un appoggio-respinta. Questa fase prevede il contatto con le sole mani ed una spinta con le spalle che consentirà una seconda fase di volo. Al fine di rendere veloce il movimento, le braccia saranno sempre ritte e, l'azione di spinta, a totale carico delle spalle. La preparazione alla spinta di spalle prevede un idoneo allenamento che le abitui a sopportare il peso del corpo. Il secondo volo è la fase di volo compresa fra la respinta dell'attrezzo e l'arrivo al suolo e, la sua riuscita, è determinata della corretta esecuzione delle precedenti fasi. La parabola d'uscita dall'attrezzo non è modificabile in volo, sarà quindi importante imprimere una corretta respinta nella fase di contatto. L'utilizzo di piani rialzati, ottenibili con una pila di tappetoni, obbligherà la ginnasta ad elevare la traiettoria di volo, per poter giungere in piedi.

Questo espediente si rivelerà molto utile nella fase d'apprendimento. L'arrivo al suolo è fatto con il busto leggermente proteso in avanti, per scaricare tutta l'energia cinetica accumulata. Solo successivamente si rizzano le gambe. L'arrivo al suolo è un indice del grado di preparazione e, anche se dal punto di vista della coordinazione è la fase più semplice, esso impone una specifica preparazione fisica, per il potenziamento della muscolatura che dovrà ammortizzare l'impatto. A tal proposito, nella fase di apprendimento, sarà utile predisporre l'arrivo su un piano che possa attutire il contatto, per evitare i micro traumi derivanti dalle continue sollecitazioni. Quando il grado di preparazione lo consentirà, la ginnasta potrà inserire gli esercizi specifici di primo volo, compreso il volteggio. I volteggi eseguibili sono: verticale perno; ribaltato; ruota laterale; rondata.

Bibliografia

  1. Ginnastica ritmica sportiva. Capacità condizionali e coordinative in allenamento
    Calavalle A. Rita
  2. La logica educativa nell'attività motoria
    Casadei Silva
  3. Ginnastica artistica femminile. Tecnica, didattica e assistenza
    Cartoni Anna C.; Putzu Daniela

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