È costituito da una superficie in nylon agganciata ad una struttura metallica, è posto a 50 cm circa da terra e consente di regolare l'inclinazione.
Questo attrezzo consente delle fasi di volo prolungate, permettendo un migliore controllo del corpo. Facilita l'acquisizione del senso dello spazio e dell'orientamento.
La sua inclinazione, graduabile, permette di effettuare esercizi nella posizione "in salita" per i salti con spostamento in avanti; "in discesa" per i salti in avanti o in dietro per l'uscita dalla coubrette; "in orizzontale" per salti con spostamento in avanti o in dietro.
Anche il minitrampolino richiede una fase preparatoria per un'ottimale conoscenza ed utilizzo. Tale sensibilizzazione può essere effettuata facendo eseguire agli allievi dei salti in ognuna delle tre posizioni possibili, magari vicino ad un appoggio stabile per evitare perdite d'equilibrio.
Successivamente si passerà ad uno studio più tecnico del rimbalzo, ricercando l'allineamento dei segmenti corporei, e riuscendo a sfruttare, in sincronia, la spinta degli arti con la reazione meccanica dell'attrezzo. La fase di caricamento, infatti, dovrà coincidere con la deformazione dell'attrezzo, e bisognerà eseguirla sia da fermi che con partenza tramite rincorsa e presalto.
La battuta sul telo può essere effettuata anche partendo da un piano rialzato, sfruttando la reazione pliometrica della muscolatura. Per quel che riguarda i salti con spostamento indietro, vengono eseguiti direttamente sul minitrampolino con le spalle rivolte verso la direzione del movimento. I salti eseguibili sul trampolino sono fondamentalmente di cinque tipi: